E’ possibile trasformare in modo creativo l’esperienza di una malattia difficile come il cancro, una malattia che evoca i nostri peggiori fantasmi e le nostre più intense paure?
La risposta può essere affermativa, se sapremo comprendere il significato profondo che la malattia oncologica porta con sé, cogliendone anche il suo valore di risorsa individuale e sociale.
Impiegando alcuni strumenti della psicologia analitica junghiana – analisi dei sogni, immaginazioni attive, scrittura autobiografica del profondo – l’Autrice illustra, anche attraverso la propria storia di malattia, come si possa avvicinare la dimensione inconscia del cancro, dando ascolto alla richiesta di trasformazione e di rinnovamento che essa porta con sé.